Digital pollution: l'inquinamento a portata di click

Tra un messaggio veloce su Whatsapp, la pubblicazione di un post su LinkedIn e una curiosa ricerca su Google, il tempo medio che gli utenti trascorrono online sta registrando una crescita esponenziale che siamo certi non si fermerà a breve.

Ci attende, infatti, un futuro sempre più tecnologico… Ma ogni azione - anche quelle online - porta a delle precise conseguenze.

Avete mai sentito parlare di digital pollution? Ebbene sì, anche i nostri amati strumenti digitali contribuiscono a inquinare il nostro Pianeta, concorrendo alla formazione di CO2. Scopriamo insieme come!

 

Perché si parla di inquinamento digitale?

La rivoluzione digitale ha letteralmente cambiato la nostra quotidianità, ma ha introdotto nelle nostre vite anche alcuni aspetti che tendiamo a ignorare.

Non ci riferiamo ai tanto discussi problemi di privacy, né tantomeno all’alienazione dovuta alla vita digitale, bensì poniamo l’accento su un tema che ci sta ancora più a cuore: l’inquinamento e l’attenzione all’ambiente.

 

Smartphone, pc portatili, tablet e chi più ne ha ne metta: tutti i nostri device generano un incremento di anidride carbonica nell’istante in cui vengono prodotti e utilizzati.

Benché la maggioranza delle emissioni sia riconducibile al momento della produzione, infatti, anche l’utilizzo che ognuno di noi sceglie di fare dei propri dispositivi fa la differenza.

Pensate che navigando sul nostro smartphone per un’ora tutti i giorni, in un anno, produciamo l’equivalente di 1,25 tonnellate di CO2, equiparabili alle emissioni di un volo Milano-New York (e senza il piacere della vacanza!).

 

Cosa possiamo fare per aiutare il Pianeta?

Ammettiamolo pure, nessuno di noi sarebbe in grado di rinunciare da un giorno all’altro alla propria vita online. Il primo passo per cercare una soluzione al problema, però, è quello di documentarsi e di acquisire la consapevolezza che nessuna nostra azione passa in osservata agli occhi dell’ambiente.

Per quanto riguarda il nostro comportamento, invece, ci sono dei piccoli accorgimenti che ciascuno di noi può adottare per cercare di pesare meno sulle spalle del Pianeta.

Qualche esempio? Evitare di sostituire il proprio smartphone troppo spesso alla ricerca dell’ultimo modello uscito sul mercato, utilizzare motori di ricerca green (avete mai sentito parlare di Ecosia?) e, se possibile, rinunciare a qualche ora di streaming e godersi il proprio tempo libero nella natura… perché ognuno di noi può fare la propria parte, avete voglia di cominciare con noi?

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